Titolare di due attività (a Torricella e a San Pietro in Bevagna, in provincia di Taranto) Cesare Sciambarruto dopo tanti anni di attiva ed entusiasta presenza in federazione, oggi ha due ruoli di responsabilità importanti, in qualità di Rappresentante dell’area Puglia e Basilicata e membro del Direttivo in FIPGC.

Ciao Cesare, grazie per averci concesso questa intervista. Puoi raccontarci qual è l’attività in federazione alla quale ti stai maggiormente dedicando in questo momento?
«In questo momento, tutta la Federazione si sta concentrando sull’organizzazione del quarto World Trophy of Pastry Gelato and Chocolate, che si terrà ad ottobre a Host Milano. Questo evento internazionale vedrà la partecipazione di dodici Nazioni provenienti da quattro continenti che si sfideranno, con la immensa creatività, manualità e professionalità, attraversando tutte le aree di massima difficoltà in pasticceria. Le squadre saranno composte da tre elementi impegnati rispettivamente in Piece Artistica in Zucchero Artistico e preparazione Torta Moderna, Piece Artistica in Pastigliaggio e preparazione della monoporzione Gelato, Piece Artistica in Cioccolato e preparazione di due praline. Poi ancora ci sarà il Campionato del Mondo di Cake Design e novità, il Campionato del Mondo del Tiramisù. Ci saranno delle belle ed emozionanti giornate di gara che si concluderanno con le premiazioni, durante le quali verrà decretato Il Campione del Mondo del Tiramisù, il Campione del Mondo Cake Design  e la squadra Campione del Mondo di Pasticceria e Gelateria».

Per comprendere le tendenze del consumatore 2023, abbiamo chiesto a Cesare Sciambarruto la sua opinione personale da professionista e titolare di pasticceria e gelateria. Secondo Cesare c’è un ritorno alla pasticceria classica.
«Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sorta di rinascita della pasticceria classica, con la riproposizione di dolci tradizionali. I consumatori stanno tornando a cercare la genuinità dei sapori, la qualità degli ingredienti e la maestria artigianale, elementi che caratterizzano la pasticceria classica. Tuttavia, la pasticceria moderna continua ad avere il suo fascino, grazie alla sua creatività e all’innovazione che porta con sé».

Cesare spiega che il ritorno alla tradizione è dovuto alla ricerca di una esperienza autentica e di alta qualità; rappresenta un ritorno alle radici culturali e alla memoria gastronomica di un territorio, una riscoperta delle tradizioni e delle specialità locali.
«Tuttavia, non dobbiamo dimenticare l’importanza dell’innovazione e della sperimentazione in pasticceria. La pasticceria moderna ha la capacità di sorprendere e di emozionare il consumatore. È importante mantenere un equilibrio tra la tradizione e l’innovazione, al fine di soddisfare le esigenze di tutti i consumatori, dai più conservatori ai più avventurosi».

Articolo tratto da Pastry Magazine n 24

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